Armando Sacchetta - 28.09.1944

Laureato in giurisprudenza, assistente universitario
28.09.1944 data dell’arresto, 22 anni


Cresciuto a Tripoli, dal 1935 è a Milano, dove frequenta il ginnasio Carducci e poi l’università Statale di Milano, si laurea in legge con una tesi di diritto internazionale curata dal professor Piero Ziccardi e diviene assistente universitario.
Si trasferisce poi a Livorno per frequentare l’Accademia della marina militare, diplomandosi guardiamarina.
I contatti con Ziccardi, personaggio attivo nella Resistenza milanese, già nel febbraio 1944 lo portano ad aderire alla missione “Zucca”, nome di battaglia dello stesso Ziccardi, in qualità di informatore, entrando a far parte per qualche mese anche della Marina repubblicana a Genova, come infiltrato e su ordini ricevuti, per organizzare un servizio di informazioni e di sabotaggio. Viene ferito in un’azione per le strade di Genova, che gli causa l’amputazione di una gamba.
È costretto a tornare a Milano, dove, scoperta la sua attività clandestina, viene arrestato e rinchiuso nel Carcere di San Vittore il 28 settembre 1944.
A San Vittore si ritrova imprigionato con il padre. Entrambi vengono deportati a Bolzano il 17 ottobre 1944.
Deportati a Mauthausen l’8 gennaio 1945 con il trasporto 115 vi giungono l’11 gennaio e vengono quindi trasferiti a Gusen. Il padre, Erminio Sacchetta, vi muore il 28 febbraio alle h.5,30.
Armando viene liberato il 29 aprile 1945, quando ormai l’infezione alla gamba amputata è diventata molto grave per la mancanza di cure; a Milano viene subito operato, ma muore poche ore dopo l’intervento, il 28 maggio 1945.
Per la sua attività contro i nazifascisti gli viene assegnata la medaglia d’argento al valor militare il 13 marzo 1946 e la medaglia d’oro per la Resistenza da parte del Comune di Milano il 25 aprile 1972.