Piero Ziccardi - 24.08.1944

Docente presso l’Istituto di Diritto internazionale e tenente di artiglieria
24.08.1944 data dell’arresto, 30 anni


All’Istituto di Diritto internazionale, dove insegna, è tra i componenti di un nucleo della Resistenza che ha contatti con i servizi segreti statunitensi.
Ziccardi, allora tenente di artiglieria di complemento, è a capo della “missione Zucca del 2677° Reggimento OSS-U.S. Army”, un’azione di intelligence operativa tra Genova e Milano per creare un collegamento fra il Comando Supremo e la città portuale.
Ziccardi inizia a tessere una rete informativa che ha un duro colpo la notte del 22 febbraio, a Riva Santo Stefano, quando la polizia sorprende alcuni appartenenti all’organizzazione che attendono un sommergibile alleato che doveva sbarcare materiale. C’è uno scontro a fuoco, una radio viene sequestrata e si perde una borsa piena di documenti.
Nella tarda primavera Ziccardi si sposta a Milano ma in estate la missione “Zucca” inizia ad essere smantellata a causa della delazione di una spia.
I capi genovesi vengono arrestati il 28 luglio; Ziccardi è arrestato a Milano il 24 agosto.
Portato a Genova, torturato e poi deportato prima a Bolzano, poi a Dachau, Überlingen ed infine Allach, un campo sussidiario di Dachau da dove viene liberato a fine guerra.
Il 18 settembre 1944 vengono catturati altri membri della “Zucca”, fra cui il radiotelegrafista Alberto Blandi, che è costretto a continuare a trasmettere al Sud, ma essendo riuscito ad avvertire il comando, continua a mantenere il collegamento attuando un delicato contro-doppiogioco in grado di fornire ai nazifascisti notizie abilmente contraffatte.