Enrico Zvi Jolles - 13.10.1938

Laureato in chimica, ricercatore, polacco di origine ebraica
13.10.1938 data di esonero dall’Università di Firenze, 36 anni


Nasce il 24 aprile del 1902 a Lemberg in Galizia, figlio di Bernard un modesto commerciante di legname e Malka Leiter, la cui famiglia era nota per l’impegno in attività sociali e di carità all’interno della comunità.
L’instabilità politica dopo il crollo dell’Impero austro-ungarico, gli sconvolgimenti provocati dalla Rivoluzione d’Ottobre e il rinfocolato nazionalismo polacco che aveva condotto allo scontro armato contro gli ucraini, peggiorano improvvisamente le condizioni di vita della comunità ebraica:
sotto l’egida dell’Impero austriaco gli ebrei avevano vissuto un lungo periodo di pace; gli ultimi accadimenti li esponevano invece ai comportamenti antisemiti di russi, cosacchi, ucraini e polacchi.
Nella prima adolescenza, Zvi comprende che la Polonia non può più essere la sua patria e a diciassette anni, animato dagli ideali sionisti, si incammina a piedi verso la Palestina. Un viaggio a dir poco avventuroso: con mezzi di fortuna e l’aiuto di altre famiglie ebree attraversa i Balcani per giungere infine in Turchia, dove è arrestato perché privo di passaporto. Viene liberato da un intervento diplomatico britannico, grazie a cui riceve una carta d’identità in cui figura residente nella Palestina mandataria.
Una volta raggiunta la Palestina diventa un Hazelnut - pioniere della crescente comunità ebraica.
Si ammala di tifo e poi di malaria, ma sopravvive; nel 1922 torna brevemente in Polonia per iscriversi all’università, ma nelle università polacche la quota consentita di studenti ebrei è oramai molto ristretta. La creazione di accessi privilegiati per gli studenti stranieri ai corsi di laurea nelle università italiane sotto il regime fascista, diventa un’occasione insperata e nel 1924 si trasferisce a Firenze per iscriversi a chimica.
Di lì a poco convincerà anche il fratello Benjamin a raggiungerlo per iscriversi a medicina.
La sua carriera accademica è folgorante: dopo la laurea in Chimica Organica e Farmacia lavora con il Prof. Angelo Angeli e nel 1930 riceve il Premio Hugo Schiff. Diventa professore associato di chimica applicata nel 1937 e si specializza nei nitrocomposti. Ricopre incarichi contemporanei come consulente della direzione italiana degli armamenti navali dal 1931 al 1936 ed è vicedirettore dell’Industria Nazionale dello Zucchero dal 1936 al 1938. Il 13/10/1938 riceve la lettera di esonero dall’Università di Firenze che lo rimuove da qualunque incarico a causa dell’applicazione delle leggi razziali. Viene invitato in Gran Bretagna dalla Society for Protection of Science and Learning, dove lavora al Lister Institute dal 1938 al 1940.
Enrico viene internato nell'Isola di Man come "alieno nemico" nel 1940 durante la seconda guerra mondiale. Sua sorella viene deportata ad Auschwitz e in Polonia anche altri parenti stretti muoiono nell'Olocausto. All'ICI di Manchester il suo lavoro pionieristico sui coloranti a fibra reattiva ha portato allo sviluppo di prodotti di successo. Ha diretto la ricerca e lo sviluppo in due società chimiche britanniche dal 1955 al 1966 facendo progressi nei ritardanti di fiamma e negli additivi per polimeri. Ha pubblicato numerosi documenti e brevetti.