Umberto Fogagnolo - 13.07.1944

Ingegnere idraulico, responsabile dell’Ufficio Idromeccanica alla Ercole Marelli
13.07.1944 data dell’arresto, 32 anni


Viene arrestato una prima volta nell’ottobre 1943 quando in Corso Vittorio Emanuele affronta il comandante della Legione Ettore Muti (Francesco Colombo) che stava picchiando violentemente un operaio. Questo atto di coraggio nell’affrontare una personalità così importante della RSI è ancor più degno di nota sapendo che in quella data Fogagnolo era già entrato nella Resistenza a Sesto S. Giovanni dove è rappresentante del Partito d'Azione nel CLN. La sua è un’attività clandestina molto rischiosa: ha partecipato all’assalto del “covo” fascista di via Paolo da Cannobio, organizzato atti di sabotaggio, collaborato alla liberazione ed espatrio dei detenuti politici e dei prigionieri alleati, contribuito ad organizzare le SAP.
Insieme all’operaio Giulio Casiraghi organizza gli scioperi del marzo 1944 e nella primavera dello stesso anno è attivo anche nello smistamento di armi ed informazioni ai partigiani che hanno preso la via della montagna.
La sua attività nella Resistenza continua finché una delazione porta al suo arresto da parte delle SS il 13 luglio, mentre si trova sul posto di lavoro. Interrogato e torturato numerose volte, resiste senza mai parlare. Sarà uno dei 15 antifascisti fucilati in Piazzale Loreto.
Poco dopo essere entrato nella Resistenza scrive alla moglie una lettera:
«Ho vissuto ore febbrili ed ho giocato il tutto per tutto. Per i nostri figli e per il tuo avvenire è bene tu sia al corrente di tutto. Qui ho organizzato la massa operaia che ora dirigo verso un fine che io credo santo e giusto. Tu Nadina mi perdonerai se oggi gioco la mia vita. Di una cosa però è bene che tu sia certa. Ed è che io sempre e soprattutto penso ed amo te e i nostri figli. V'è nella vita di ogni uomo però un momento decisivo nel quale chi ha vissuto per un ideale deve decidere ed abbandonare le parole».